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Matrescenza e dpp

"Il parto non fa automaticamente di una donna una madre": con ogni nascita c'è un passaggio che dovrebbe essere meglio compreso dalla società e che include sempre una modifica degli equilibri, anche fisiologici. La “matrescenza” descrive questa transizione verso la maternità, come processo di adattamento caratterizzato da modificazioni sociali, ormonali e non solo: sempre più studi mettono infatti in luce come i cambiamenti celebrali che una ragazza vive nel corso dell'adolescenza siano simili a quelli vissuti in gravidanza e nel post-partum.

Conoscere quello che accade e soprattutto normalizzare le difficoltà, la necessità di costruire un nuovo equilibrio e adattarsi al nuovo ruolo è un passo fondamentale. Siamo tutte noi e tutti noi chiamati a costruire una cultura della genitorialità, per promuovere davvero il ben-essere e la salute mentale intorno alla nascita (non solo i bebé nascono, anche i genitori in quanto tali!). 

Inoltre, questa consapevolezza può trasformarsi in un importante fattore di protezione nei confronti della possibilità di sviluppare un disturbo psicologico nel peripartum, pur ricordando sempre che si tratta di patologie con cause multi-fattoriali e concomitanti, che dunque non possono essere annullate dalla sola informazione.

Quanto va però ricordato, è che la pressione di dover essere a felici a tutti i costi e aspettative irrealistiche rientrano tra quei fattori di rischio che, in diversi casi, portano poi ad ansia post-partum o alla depressione post-partum e su cui si può agire preventivamente.

Di seguito trovate un articolo a riguardo pubblicato su Cooperazione e a questo link il Ted Talk di Alexandra Sacks citato nell'articolo. 

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